Trovati un posto tranquillo.
Lascia da parte pensieri e problemi.
Mettiti comodo.
Fai un bel respiro.
Telefona al numero che ti è stato dato al momento della prenotazione.
Senti squillare.
Un centralino risponde.
Ha una voce gentile e meccanica, umana e disumana assieme.
Dopo averti dato alcune istruzioni base, smista la tua chiamata, inoltrandola al numero che tu scegli tra 0 e 99.
Un jingle fa da sottofondo alla tua attesa.
Il jingle ti piace. Oppure no.
L’attesa è lunga. Oppure no.
Finalmente, uno dei personaggi di Raymond Carver ti risponde: ha bisogno di te.
Ascoltalo e rispondi. Come se fosse un tuo amico che ti chiede una mano. Come se fosse un passante per strada che domanda aiuto. Come se fosse vero. Come se davvero importasse. Come se sul serio tu potessi cambiare il corso degli eventi.
Uno spettacolo per un attore e uno spettatore. Un tributo al grande narratore americano. Un punto di svolta durante la pandemia e nella nostra ricerca teatrale. L’invito a chiedersi cosa rende il teatro una necessità.